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Lun. Dic 2nd, 2024

Sono sempre di più gli italiani che amano preparare il caffè tra le mura domestiche e guardano con interesse al nuovo trend dell’home bar: è quanto emerge da una ricerca[1] presentata da De’Longhi e condotta da Nielsen su come sono cambiate le abitudini degli italiani nel corso dell’ultimo anno relativamente al consumo di caffè.

Lo smart working e le restrizioni legate alla pandemia hanno limitato di molto l’accesso a bar e ristoranti e così, dopo l’home office, l’home cinema e l’home gym, cresce il numero di italiani affascinati dall’home bar, ovvero dall’idea di dedicare un angolo della casa o della cucina alla celebrazione del rito del caffè, adornandolo con tazzine, accessori, mensole e tutto il necessario per ricreare un piccolo bar in casa.

Con oltre il 66% degli intervistati che dichiara di lavorare da casa 2 giorni o più a settimana e il 45% almeno 4 giorni, il caffè rimane un elemento imprescindibile della quotidianità, come testimoniato dal fatto che il 78% degli italiani ne beve almeno uno al giorno, principalmente a colazione e a pranzo.

Nonostante le limitazioni imposte, cambiano poco le quantità di caffè consumate: dai 4,6 caffè al giorno del periodo pre-pandemia si è passati ai 4,2 di oggi. Aumenta, passando da 1,9 a 2,4, la media giornaliera pro capite di caffè consumati in casa e cambia la percezione del gesto, non più dedicato generalmente al risveglio ma inteso come un momento di relax, di convivialità domestica e distrazione dal lavoro.

I gusti rimangono gli stessi, con il 63% degli italiani che continua a bere il classico espresso; anche se, guidati da questa nuova percezione del caffè come momento dedicato a se stessi, cresce il numero di coloro che consuma nuove tipologie di bevande a base di latte e caffè.

La crescente attenzione alla pausa caffè e il bisogno di un’esperienza di gusto migliore si sposa, da un lato, con il fatto che il 79% degli intervistati che si dice d’accordo o molto d’accordo sull’eventualità di spendere un po’ di più per gustare un buon caffè anche a casa, dall’altro, con l’accresciuta cura della casa, intesa sempre più come spazio da vivere: circa il 64% del campione si è dedicato nell’ultimo anno a lavori o acquisti per migliorare il luogo in cui vive. In particolare la cucina, la regina degli ambienti domestici, con il 76% degli intervistati che ha scelto di investire in tal senso o intende farlo; di questi, più della metà (55%) ha acquistato o acquisterà elettrodomestici nuovi.

Per quasi il 40% degli intervistati l’home bar assume, quindi, un ruolo nuovo all’interno dell’ambiente domestico, con più della metà di questi (oltre il 20%) che ha già realizzato un angolo dedicato al caffè, mentre la restante parte è in procinto di farlo o lo farà in futuro.

A ulteriore conferma di questo trend c’è la crescente ricerca di un caffè migliore, che ha portato circa il 14% degli intervistati ad acquistare una macchina per il caffè espresso durante il periodo della pandemia, e un altro 22% a dichiarare l’intenzione di acquistarne una. Circa il 73% di quanti hanno comprato una macchina per caffè espresso ha ammesso di averlo fatto mosso dal desiderio di bere un caffè più buono, stanco della moka o insoddisfatto del sistema utilizzato in precedenza. Non a caso per la preparazione del caffè, nell’ultimo anno, è diminuito l’uso della moka (dal 43% al 39%), in favore delle macchine per caffè espresso (dal 54% al 58%).

I risultati del sondaggio sono confermati anche dall’andamento del mercato che, nel 2020, ha visto il comparto delle macchine per caffè espresso registrare un aumento delle vendite a valore pari al 12% rispetto all’anno precedente. Una crescita guidata soprattutto dalle macchine a capsule, ma che ha visto un incremento delle vendite a valore di macchine per caffè in grani del 21%.

Cambiano – o meglio, migliorano – le macchine per caffè, viste sempre più come ricercato elemento di arredo, e resta invariata l’importanza del caffè di qualità, con oltre il 69% degli italiani convinti che per un caffè perfetto contino sia la miscela sia la modalità di preparazione. Il 91% è d’accordo nel sostenere che il caffè in chicchi appena macinati abbia un aroma e un gusto migliore, oltre a essere anche altamente sostenibile.

[1] L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 1.500 individui rappresentativo della popolazione italiana 18-74 anni

DE’LONGHI PUNTA SUL TREND DELL’HOME BAR: LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

De’Longhi, da sempre attenta ai nuovi trend e alle esigenze dei consumatori, ha deciso di promuovere il concetto di home bar attraverso una campagna di comunicazione sul web e sui social network, con cui raccontare le proprie macchine per caffè in grani.

Il claim di questa campagna è “Un tocco di gusto per la tua casa”, un messaggio che unisce il design d’interni e la cura dello spazio domestico alla facilità di avere un caffè dai chicchi macinati al momento e dal gusto inconfondibile.

Tra le iniziative previste dalla campagna va segnalato il contest in programma a maggio e pensato per gli esperti di Houzz, il portale dedicato ad architettura, interior design e arredamento. De’Longhi e Houzz lanceranno una challenge tra i professionisti della community, invitandoli a sfidarsi nella progettazione di un personale progetto di home bar. Le tre idee migliori saranno premiate con dei pacchetti di pubblicità e agevolazioni che favoriscano la visibilità dei propri lavori all’interno del portale. Inoltre, tra tutti gli utenti che parteciperanno alla votazione dei progetti sui social network, verranno estratti i vincitori di tre macchine per caffè in chicchi De’Longhi.

L’obiettivo della campagna è quello di ispirare gli utenti del web nella personale reinterpretazione del concetto di home bar, coinvolgendo il pubblico dei suoi canali social (Facebook, Instagram e Youtube) e qualche volto noto tra gli influencer italiani.

Infine, attraverso un video tutorial e un’area dedicata del sito (https://www.delonghi.com/home-bar), De’Longhi mostrerà al suo pubblico una propria idea di home bar, rivisitando in modo semplice e veloce la cucina di una casa italiana.

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